BOCCONOTTI: DALLA TRADIZIONE DOLCIARIA POVERA ALLE NOSTRE TAVOLE


Tempo di confetture e di dolci da forno per la mattina… ancora non fa troppo caldo ed ancora fa piacere sfornare qualcosa di dolce che suoni come una coccola per i nostri cari: mariti, figli o per se stessi, ogni mattina il profumo di qualcosa appena uscito dal forno, con lo zucchero che caramella ed emana un odore che dovrebbe essere quello dell’ingresso in paradiso, può essere il buongiorno più amorevole che si possa desiderare.

Nel mio caso, non ho sfornato per qualcuno in particolare ma mi andava di usare la confettura di fragole fatta meno di un mese fa, e con la scusa ho preparato dei bocconotti.


Si tratta di paste frolle ripiene tipiche delle nostre zone, i bocconotti vengono preparati per le occasioni importanti come battesimi, comunioni e matrimoni insieme ad altri dolci secchi che hanno la peculiarità di potersi mantenere a lungo senza rovinare le caratteristiche organolettiche del dolce e senza ammuffirsi o andare comunque a male. Un dolce semplice, di sicuro effetto, che chiunque è convinto di sapere fare, la cui ricetta è diversa di casa in casa, e che si è certamente imparato a fare dalle nonne o dalle sagge donne anziane del vicinato che si riunivano in occasione dei preparativi per le occasioni che vi accennavo prima. Tra le tante peculiarità dei bocconotti a mio avviso c’è lo strutto di maiale, che deve essere bianco e profumato, non più vecchio di 8- 10 mesi, a meno che non venga congelato. Altra caratteristica importantissima sono le uova fresche e possibilmente di giornata da galline allevate a terra. Non devono poi assolutamente mancare gli stampi per bocconotti, che raffigurano fiori o rombi o ovali con una sorta di merlettatura intorno che rendono il dolce da mangiare  anche con gli occhi senza ulteriori orpelli.

OK finite le premesse necessarie, la ricetta che  si usa in casa mia è semplice e efficace:

ingredienti per 30 bocconotti (considerati gli appositi stampini):

3 uova medio grandi

200 g
zucchero semolato

200 g strutto di maiale

1 bustina per dolci

1 limone biologico ben lavato e grattugiato

Farina bianca 00 q.b.


Vi chiederete che significa quanto basta per la farina. In media la pasta deve risultare maneggevole, non appiccicosa, ma dalla consistenza burrosa. Ricordate di far riposare l’impasto in frigo coperto per  1 ora o più. Un errore, a mio modesto avviso, è stendere la pasta con il matterello: occorre prendere una pallina di pasta, appiattirla tra i palmi delle mani e farla aderire alle pareti degli stampini ben oleati. Si deposita al centro un cucchiaino abbondante di confettura (o di nutella se preferite) e si ricopre con altra pasta sempre lavorata tra le mani e si comprime bene soprattutto verso i bordi eliminando l’eccesso. Si può cospargere di zucchero a velo a piacere e si inforna a 180 gradi in forno caldo livello intermedio fino a doratura. Il bello degli stampini è che dopo qualche minuto potete capovolgere direttamente su un vassoio: i vostri bocconotti usciranno perfettamente integri e ben cotti, senza dover forzare. Vi consiglio, in ultimo, di aspettare una mezzoretta prima di consumarli: la confettura all’interno è ancora incandescente e rischiate di ustionarvi o comunque di non sentire la sintonia di profumi emanati dal limone insieme allo zucchero e allo strutto! Buon appetito!

Spero la ricetta vi sia piaciuta! Ci ritroviamo prestissimo! Baci baci Catia

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