TARALLI SCALDATELLI. RICETTA DI CASA MIA CON LIEVITO MADRE


Buon post ferragosto a tutti! Com’è andata ieri? Vi siete divertiti? Avete fatto qualche bella escursione in montagna o passato una piacevole giornata in spiaggia? Oppure siete reduci da una enore e mangereccia grigliata??? Qualsiasi sia stata la vostra giornata, spero vi siate divertiti  e rilassati... cosa che non si può dire per oggi vista la quantità smodata di acqua che il cielo ci sta gettando addosso!!!

Comunque, oggi torno a scrivervi di una delle mie passioni da sempre:la cucina! Vi mostro il mio primo esperimento dei tarallini detti ‘scaldatelli’, con il lievito madre.

A me piacciono piccoli e croccantissimi, quindi belli dorati e cotti. Eccovi la ricetta per ottenere circa sessanta taralli scaldatelli, delle dimensioni di 1 palmo circa per quelli a forma di zero spaccato e per dei torchons.

400 g lievito madre

2 bicchieri da 200 ml di acqua

1 bicchiere da 200 ml di olio di oliva

1 cucchiaio di semi di anice

1 manciata di sale

Farina a sufficienza per ottenere un impasto morbido ma ben lavorabile senza altra farina

Il procedimento è semplicissimo: si scioglie il lievito, anche non rifrescato, nell’acqua, si aggiunge l’olio, i seni, la farina e il sale e si lavora ben bene per una decina di minuti. Si lascia raddoppiare e si formano i taralli delle forme preferite che si lasciano riposare coperti da un telo leggero per almeno 1 oretta.

Adesso arriva la parte più particolare e che da il nome agli scaldatelli: il passaggio in acqua bollente e poi subito in acqua fredda. I taralli vengono poi lasciati asciugare su un panno asciutto e si dispongono nelle teglie. Possono riposare ancora un’altra ora oppure essere infornati subito (cosa che io ho fatto) in forno caldo fino alla doratura desiderata.

Et voilà! I taralli scaldatelli sono pronti... Buoni da soli, ottimi nel caffelatte e nel caffè per colazione! Si mangiano in qualsiasi momento rischiando di farne quasi indigestione!

PS. Non fate come me! Assaggiate l’impasto e se  non vi sembra salato aggiungete altro sale, altrimenti avrete dei taralli scialbi. Buoni ma senza il sentore del sale!


A presto, baci baci! Catia








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