PANDORO A LIEVITAZIONE NATURALE. HOMEMADE CON LA RICETTA DI R. PIGNATARO.
Ciao a tutti, come va?
Continuano i vostri preparativi per il Natale? I miei direi di si!!!!
Ho preparato il pandoro! E si! Una delle ricette più difficili al mondo, tra le più ardue da portare a termine senza smadonnare e rischiare di buttare tutto all'aria ogni 3*2. Una ricetta affascinante, da inseguire. Una ricetta che sto inseguendo da anni! Sono passata dal pandoro con il lievito di birra a quello con pasta madre e non ci sono paragoni certo! Ma ad oggi, ancora, non sono riuscita a trovare un impasto 'semplice' da gestire e che poi riesca ad entusiasmarmi vedendolo lievitare e poi mangiandolo!
Ok, finito di dire ciò... mi sono imbattuta nella ricetta del pandoro di Raffaele Pignataro: una ricetta con tanti 'doveri' prima di partire e alcune frasi che sembrerebbero scoraggiare i meno temerari e preparati. Ma in fondo, leggendola almeno 5- 6 volte, mi sono resa conto che la dovizia di particolari rende la ricetta fattibile e sembra quasi suggerire che, stando attenti a freschezza e qualità degli ingredienti, prestando attenzione alle temperature e ai momenti giusti in cui incorporare altro ci si possa avventurare. Ovviamente, sempre se si ha esperienza coi grandi lievitati!
Detto questo, mi sono buttata:
PRIMO IMPASTO PANDORO
40 minuti all'aria aperta a cui seguono 2 pirlature e la formatura. Ecco che il pandoro da 1 kg è nel suo stampo a stella a lievitare. Gli sono bastate 5 ore per avere un impasto a meno di 2 cm dal bordo.
Ho lasciato un po' all'aria e ho acceso il forno a 160- 170 gradi inserendo un pentolino con acqua tiepida ed ho infornato per 45 minuti al livello più basso possibile per evitare bruciature sia sotto che sopra.
Ho lasciato raffreddare per 2 ore e mezza nello stampo e poi per altre 6- 8 ore prima di imbustare il pandoro ormai freddo.
Continuano i vostri preparativi per il Natale? I miei direi di si!!!!
Ok, finito di dire ciò... mi sono imbattuta nella ricetta del pandoro di Raffaele Pignataro: una ricetta con tanti 'doveri' prima di partire e alcune frasi che sembrerebbero scoraggiare i meno temerari e preparati. Ma in fondo, leggendola almeno 5- 6 volte, mi sono resa conto che la dovizia di particolari rende la ricetta fattibile e sembra quasi suggerire che, stando attenti a freschezza e qualità degli ingredienti, prestando attenzione alle temperature e ai momenti giusti in cui incorporare altro ci si possa avventurare. Ovviamente, sempre se si ha esperienza coi grandi lievitati!
Detto questo, mi sono buttata:
PRIMO IMPASTO PANDORO
- 125 g Pasta Madre
- 245 g Farina manitoba
- 90 g Acqua
- 80 g Zucchero semolato
- 85 g Tuorli
- 117 g Burro
- 1 g sale
SECONDO IMPASTO PANDORO
- 120 g Farina manitoba
- 2.5 g Malto
- 40 g Acqua
- 30 g Zucchero semolato
- 90 g Tuorli
- 117 g Burro
- 8 g Cioccolato Bianco
- 15 g Emulsione aromatica
- 1 g sale
EMULSIONE AROMATICA
- 10 g Burro
- 5 g miele
- 1 bacca di vaniglia
- buccia grattugiata di mezza arancia
Per il procedimento lascerò parlare le immagini.
PRIMO IMPASTO PANDORO.
A ogni inserimento ho lasciato incordare e assorbire bene gli ingredienti. In media ogni impasto impiega un'oretta di lavorazione per poter essere posto a lievitare. Ho sciolto lo zucchero nell'acqua per bene, ho suddiviso idealmente uova e burro (trasformato a pomata sciogliendolo lentamente al microonde) in tre dosi e ho aggiunto il sale con l'ultima dose di burro!
La prima lievitazione è durata poco meno di 12 ore. E' seguita un'ora di frigo. Intanto ho preparato l'emulsione aromatica sciogliendo burro e miele e aggiungendo la scorza di arancia e i semi della bacca di vaniglia e ho messo a sciogliere sul termosifone la cioccolata bianca. Anche in questo caso ho sciolto zucchero e malto nell'acqua e ho aggiunto il sale all'ultima dose della pasta aromatica.
Pronti per il SECONDO IMPASTO PANDORO.
Ho lasciato un po' all'aria e ho acceso il forno a 160- 170 gradi inserendo un pentolino con acqua tiepida ed ho infornato per 45 minuti al livello più basso possibile per evitare bruciature sia sotto che sopra.
Ancora non l'ho assaggiato, perchè aspetterò almeno 4-5 giorni ma appena lo farò vi racconto!
A presto e buone feste Catia!
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