PRIMO POST 'IMPEGNATO'!
Ciao, oggi torno con un argomento finora inedito, ed anche un po’ fuori dal leit motiv dell’intero blog. In questi giorni si sono susseguiti tanti eventi nefasti, nel piccolo della zona in cui risiedo e nel contesto più lato, quale è la situazione ribaltata dall’oggi al domani al governo. Suicidi, omicidi che forse sono solo delle scelte consapevoli di voler uscire dalle scene, capocciate che si sommano ad altre tra coloro che sono alla ‘guida’ (ahahaah, non esageriamo!) della nostra nazione …
Un ragazzo di soli 23 anni decide di togliersi
la vita, mentre tutti attorno a lui pensano stia bene, e che ultimamente i suoi cambiamenti di umore siano dovuti alla crisi, ad una ragazza che magari non lo ricambia, a qualche malessere nascosto dietro quel mal di testa frequente, all’esser timido e a volte schernito e preso in giro ormai da sempre. Quanti pensieri si annidano nelle nostre teste? Che cosa scatta per far sì che un giorno ci svegliamo con l’idea nitida e precisa di come metter fine al brusio e all’insoddisfazione che abbiamo covato per tempo troppo lungo? Quale coraggio viene fuori, così forte e lucido, che permette di non cambiare idea, di ripensarci e dare una svolta diversa alla vita? Perché siamo spinti oltre quel limite col quale cresciamo, che è il nostro corpo, la nostra vita, la nostra casa? Infine, da donna che ricorda qualche evento triste vissuto da vicino e in cui la vita è stata soppiantata, di colpo, dalla fredda morte, mi chiedo come si possa essere egoisti e pensare di farla finita, senza permettere a chi ci circonda di capire, isolandosi nel silenzio, o buttandosi sui social networks nella vana speranza che chi non ci conosce, dall’altra parte dello schermo, possa darci consigli, possa salvarci, possa incitarci ad andare avanti (nell’intento che ci siamo proposti)?
Un professionista affermato, un uomo adulto, maturo e consapevole viene ritrovato soffocato dal gas di scarico della sua stessa auto, dopo aver fatto perdere le sue tracce qualche sera fa, in un terreno di montagna non molto distante dal suo paese di residenza. Che strano che a volte la vita venga volontariamente spenta, con decisione e nessuna possibilità di scampo al gesto che si è intrapreso. Cosa ci può essere di così irreparabile da impedire al nostro cervello e alla nostra volontà di fermarsi un attimo prima di finire giù, in basso, nella melma, nel baratro?
Eventi del genere fanno pensare che il nostro corpo e il sistema nervoso recepiscono ogni battito e respiro di ciò che ci circonda. I pensieri si accumulano, insieme ai giudizi e alle scelte maturate, inizialmente noncuranti del fatto che siano o meno giusti. Ed un giorno scoppia la bomba tanto a lungo alimentata … non sempre accade, non sempre nella stessa modalità quantomeno e per fortuna.
Sembra che invece al nostro caro governo non importi molto del malessere che gli italiani stanno covando, pian piano, dopo tanti ‘capi’ sbagliati. Capi discussi e discutibili, chiacchieroni o silenti, quattrocchi o bellocci, urlatori di grandi progetti, ma che poi in pratica non fanno nulla. Nulla se non riempirsi le tasche grazie a contribuenti che decidono, per coscienza o per voler essere giusti ed onesti, di non evadere il fisco. Ogni giorno, guardando il tg, mi viene da chiedere cosa abbiamo fatto per ‘meritarci’ persone così opportuniste al comando della barca Italia. Vi pare normale essere in una repubblica democratica in cui i nostri legislatori e governatori più in generale dovrebbero essere eletti dal popolo sovrano? Elezioni non effettuate a parte, anche perché alle ultime è stata evidente la voglia di rinnovazione cercata in ogni modo ma mal ottenuta, e conferma di altre personalità che già in passato sono sembrate delle statuine immobili, ancora ora ci troviamo a dover accettare soprusi e ascoltare tante tante chiacchiere dall’ennesimo tipo che si è fatto strada in politica cominciando dal piccolo delle comunali e che nel giro di 2 anni scarsi, sgomitando a forza di belle parole e promesse che, mi dispiace per lui, si riveleranno fumo ed hanno convinto molti a sostenerlo, è arrivato alla ribalta costringendo il penultimo presidente non democraticamente eletto a dimettersi.
Lo so, sono una persona scettica, che mette sempre le mani avanti e cerca di smontare anche le cose e persone che promettono benone. Ma sapete, nel tempo, ho avuto più conferme che dissensi su ciò che ho ‘giudicato male’. Spero sempre con tutto il cuore che, per la situazione orribile che lo stato vive, la persona a cui sono state ‘regalate’ in dote le redini dell’intero baraccone sia in grado di fare progetti realistici a voce e di renderli realizzabili in poco tempo, usando le risorse che fin ad oggi abbiamo già sborsato copiosamente sotto forma di tasse, canoni, aumenti di varia natura, crollo delle proposte di lavoro e impennata dei licenziamenti e non inventandosi nuovi modi per riscuotere cifre che non verranno certo usate per servizi pubblici o per migliorare qualcosa che non funziona.
Ecco la mia richiesta per il nuovo presidente del consiglio, ancora non eletto da me e dagli altri italiani in età idonea a presentarsi alle elezioni: NON RACCONTARE FANDONIE, FAI PAROLE SEGUITE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DA FATTI CONCRETI E RIMANI Lì SENZA STIPENDIO, permettendo a me (disoccupata) e tanti altri nelle stesse condizioni, o in mobilità, o sottopagati anche lavorando 7gg alla settimana per 18- 20 ore, o in nero o comunque in condizioni disumane, di riappropriarci della nostra dignità e di poter vivere in questo paese che amiamo e non vorremmo abbandonare anziché annaspare per tirare a campare. GRAZIE.
Baci baci, alla prossima!
Catia
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