VIVA IL SALAME E CHI LO FA!
Rieccomi di nuovo qui! Ciao a tutti!
Volevo raccontarvi di come si fa il maiale qui da me, in provincia di Cosenza.
Volevo raccontarvi di come si fa il maiale qui da me, in provincia di Cosenza.
Lo scorso fine settimana, anzi
venerdì e sabato, insieme alla mia famiglia abbiamo lavorato sodo per fare il
salame … si lo so, arrivare agli insaccati è lunga! E’ una pratica cruenta e
antiquata che non piace sicuramente agli animalisti e a molti in genere quella
che porta ad avere a disposizione le 2 mezzene da cui ricavare salsicce,
soppressate e salami vari. Ma sorvoliamo sulle modalità e passiamo direttamente
al momento clou in cui suddivide il maiale in molti pezzi destinati a diventare
un tipo di salame anziché un altro.
Non so voi, ma per noi è una
lotta contro il tempo per cercare di sistemare tutto il prima possibile.
Viviamo l’evento come un lavoro, un tour di force assurdo finalizzato a far
scomparire ogni traccia di carne e grasso dalla cucina rustica entro le 15:00
del giorno dopo! Ok siamo veloci, lo so!
Allora, vi elenco cosa facciamo ma niente foto questa volta:
Guanciale: si taglia la parte
sottostante la mandibola fino alle orecchie escluse (guance in pratica) e
si pone sotto sale per circa 8 gg per poi appenderlo ad asciugare.
si pone sotto sale per circa 8 gg per poi appenderlo ad asciugare.
Salsicce: un tempo si facevano
con la carne delle spalle, oggi noi non scegliamo un pezzo particolare ma
condiamo l’impasto destinato in maniera diversa da altra carne macinata. Si
usano semi di finocchio selvatico, peperone dolce e a volte, in piccole dosi,
piccante ridotto in polvere ed in salsa (si ottiene da peperoni ben maturi
cotti e poi macinati come i pomodori), sale, acqua fredda per facilitare il
mescolamento.
Soppressate: carne macinata
mischiata con sale, vino rosso, pepe in grani, acqua. Si insaccano negli
intestini più larghi. Dopo una decina di giorni vengono messe sotto peso per un
paio di giorni e nuovamente circa 10 giorni dopo.
Salamino dolce: carne rimacinata
salata mescolata con un miscuglio di vino bianco, aglio e chiodi di garofano.
Si insacca come il resto del salame, possibilmente in intestini sintetici con
forma tubulare. Si passa nella rete piccola.
Capocollo e filetti: la parte di
carne che parte da sotto il taglio della testa fin quasi alla coda è presente
in entrambe le mezzene. Quando si ‘sfascia’ il maiale si tolgono le costole e
rimane questo lungo serpente di carne che viene diviso quasi a metà, in
corrispondenza della fine della parte di carne scura (capocollo) e un po’
grassa e inizia una parte totalmente magra (il filetto). Si mettono a bagno nel
vino rosso dopo averli pesati e si condiscono con sale (30 g x kg di carne),
peperone in polvere, pepe macinato e in grani. Si racchiudono in veli sintetici
per salame. Noi successivamente li avvolgiamo in gambaletti da donna e li passiamo
2 volte nella rete grande!
‘nnuglia’: rimacinato di carne
più sanguinolenta, cotenna della pancia sgrassata e cotta, pancia cotta,
polmone cotto, cuore condito come la salsiccia e insaccato nello stesso
intestino stretto.
Gelatina: piedi, lingua, orecchie,
muso, coda, il tratto posteriore carnoso della testa ben puliti e spezzettati,
marinati con limone e sale per una notte, messi a cuocere in abbondante acqua
fino a cottura. Si aggiunge aceto di
vino e si fa cuocere per qualche altro minuto. Si lascia raffreddare e si
invasa avendo cura di coprire tutti i pezzi di carne col liquido.
Pancetta: si tratta della parte
interna della pancia a cui si cerca di eliminare il grasso eccedente, si bagna
nel vino rosso e si prosegue come il capocollo senza il pepe in grani.
Cotenne: si taglia a strisce
tutta la cotenna, si elimina il grasso cercando di arrivare col coltello
direttamente a contatto con la pelle. Si passano poi le strisce in acqua calda
per riuscire ad eliminare altri eccessi di grasso.
Braciole: si tratta di alcune
fasce di carne disposte sopra la pancetta e vicino al costato e si possono usare
anche i muscoli interi di spalla e prosciutto. Vanno tagliate regolandone la
forma e lasciate sotto sale per la notte. La mattina successiva si fanno tagli
incrociati e si distribuisce un trito di prezzemolo ed aglio con pepe macinato. Si chiudono a rotolino e si legano con spago alimentare. Possono essere congelate (restano sempre fresche in pratica!) oppure si possono cuocere nel grasso (ipeeeeeeeeeeeeeeeer caloriche ma molto buone).
incrociati e si distribuisce un trito di prezzemolo ed aglio con pepe macinato. Si chiudono a rotolino e si legano con spago alimentare. Possono essere congelate (restano sempre fresche in pratica!) oppure si possono cuocere nel grasso (ipeeeeeeeeeeeeeeeer caloriche ma molto buone).
Grasso: tutto ciò che viene
eliminato dalle cotenne si può tagliare a pezzettini e può esser messo a
cuocere con dell’acqua fino a completa evaporazione di quest’ultima e totale
riduzione del grasso a liquido incandescente. Ci vogliono delle ore, durante le
quali occorre rimestare spesso e in profondità. Il grasso è pronto quando i
‘ciccioli’, cioè i rari pezzetti di carne sfrigolano come se friggessero
nell’olio. Si lascia raffreddare e si versa in vasi di vetro o terracotta. I
ciccioli possono essere raccolti e usati per delle ottime pizze o da spalmare
sulle ‘felle russe’ ovvero crostoni di pane appena abbrustoliti.
Prosciutto e spalla: di solito
vengono conservati al primo maiale, cioè il prima possibile in modo da poter
usufruire delle temperature fredde e impedire la proliferazione dei batteri. Si
mettono sotto abbondante sale per almeno 40 giorni e poi vengono appesi per
farli curare. Non si mangiano prima di 1-2 anni a seconda delle dimensioni.
Il resto costituito da ossa e
costato viene congelato a pezzi per farne bolliti nel primo caso e arrosti alla
brace nel secondo.
Per quanto riguarda il fegato solitamente viene consumato nei 2 giorni in cui si macella l'intero maiale, e se ne fanno delle parti da accompagnare a un pezzo di carne e farne dono ai vicini. lo cuciniamo così:
- avvolto nel 'velo', quella sorta di velo di grasso a retina, tagliato a grosse fette e fissato con bastoncini di origano. Si cuoce on aglio e sale in padella o al forno restando molto morbido.
- a pezzettoni messo a cuocere con la carne tipo spezzatino con origano, aglio, e alloro.
- in spezzatino con 'velo', polmone, carne della zona che sostiene l'intestino. si cuoce con sale, alloro, e si aggiunge peperone in polvere e un peperone intero secco tagliuzzato.
Alla prossima!
Baci baci Catia
Baci baci Catia
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